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venerdì 4 gennaio 2013

4-1-2013

Con quale nome torno a scrivere? Forse il più giusto è Amelia. Amelia è stufa-annoiata. Le giornate si susseguono monotone e in attesa di................ Di che cosa? Di preciso non lo so neppure io. Forse della fine di tutto questo Fine del mondo reale e Inizio Vita nel Mondo Virtuale.................... Che differenza c'è tra i 2 mondi? Il mondo reale mi procura noia-monotonia e allora quale rimedio migliore che evadere e per fuggire dalla mia noia mi butto nel mondo virtuale. Nell'ottava dimensione come la chiamo io. L'ottava dimensione è fatta dell'infinito, dove tutto non ha tempo, è uno spazio dove la mente si trova a suo agio. Da che parte potrei iniziare? Ho 62 anni quindi cose da dire ne ho parecchie ma perchè fare una cronostoria seppur vissuta degli eventi della mia vita? Ho 62 anni, ho avuto tre figli, di cui il primogenito, 42enne si trova in una comunità. Per il recupero, di che cosa? La mia 2 figlia abita con la sua famiglia:marito, figlia, vicino a Varese, ogni tanto ci sentiamo. La 3 convive con il suo compagno ed io non approvo il tutto. Che altro dire? Mi sento sola.......... L'uomo che vive con me è mio marito ed anche il padre della mia 3 figlia, adesso dorme. Non abbiamo molto da dirci a prescindere dalla differenza di mentalità, lui calabrese ed io lombarda. Stile di vita precedente, totalmente opposto................. Non intendo parlar male di lui, semplicemente non ho nulla da dirgli. Ho rinunciato tanto tempo fa a stabilire un dialogo, un qualsiasi ragionamento...impossibile. Eppure lui è una brava persona. E allora entro nell' ottava dimensione e vivo. Ma non vorrei fare come le volte precedenti che rileggendo il tutto cambiavo- modificavo fino a quando: stracciavo il tutto. Questa volta resta come è e sia quel che sia. Riporto un tema che mi avevano dato da svolgere e che io trasformai in poesia era il 1958 /59 ero in seconda elementare alla Fanciullezza Abbondanata di Milano, l'indirizzo è chiaro che non lo ricordo. Mentre ho ancora nella memoria parte del mio “tema” titolo : bo. Purtroppo mi trovavo in quel posto pur avendo i genitori, perchè mia madre era stata ricoverata all'ospedale per diagnosi : cirrosi e mio padre, non sapendo se andare a lavorare o accudirmi si era rivolto ai servizi sociali. Vengo al tema: Io quand'ero piccolina ero molto biricchina alla mamma rispondevo, al paparino sorridevo. Quando le pecore vedere mi faceva il signorotto io le accarezzavo con uno scapellotto. Il primo gesto che facevo la mattina appena alzata era quello di mangiar la cioccolata il secondo di giocar e scherzar e il terzo riposar. Il resto non ricordo............. Certo, avevo seguito lo stile del poeta di turno ma per una bambina non era poi male. Data 2-1-2013 Ricordo che nel silenzio della sera prima di addormentarmi pregavo, credevo che le mie preghiere potessero far uscire al più presto mia madre dall'ospedale dove mi era stato detto che era ricoverata per farsi togliere parte dell'acqua, visto che il sangue........ e quando l'acqua le fosse arrivata al cuore sarebbe morta. Così sapevo e avevo capito. Semplicemente il fegato non lavorava più. Come spiegare diversamente ad una bambina una cosa così atroce? Sapevo per certo che mia madre sarebbe morta. Così come ero certa che una volta lei a casa, sarei uscita da quel posto. Infatti quando mia madre uscì dall'ospedale tornai a casa. Altro non so. Memore di questo attualmente sono atea. Non credo più a nulla. Ma nella memoria è rimasto questo pezzo di tema. Ricordo anche il cortile dove si andava dopo pranzo c'era un cancello, da dove si poteva vedere la strada, ed è da lì che ogni tanto vedevo mio padre, veniva a dirmi di resistere che le cose sarebbero cambiate, ma non ricordo cosa mi diceva so solo che si parlava a voce bassa e di sotterfugio, forse si pensava alle altre bambine che non avevano nessuno. Chissà! Per mia fortuna, quel periodo finì in fretta ed una volta uscita non ricordavo, chissà perché ora mi è tornato alla mente quel tempo. A tutto c'è un perché lo scoprirò. Mi é venuta in mente una canzone che dice “lo scopriremo solo vivendo”. Che altro dire a tal proposito? Che tutto ciò che è avvenuto dopo è stato un proseguo di quell'evento. 3-1-2013 Ho notato ma questo da sempre, che i miei pensieri hanno una velocità superiore al tempo di svilupparli. Ossia, mi si accende all'improvviso la lampadina delle idee, neanche il tempo di rifletterci che ho capito il senso delle mie pensate e trovo difficoltà ad esporre questi giusti pensieri-idee ad altri. Io so di che si tratta ma come fare a spiegare, nel modo più semplice possibile le pensate giuste a mio giudizio? Un grosso problema che però serve a frenare il mio impulso. Anche per questo poi correggo e ricorreggo, e il più delle volte distruggevo ciò che scrivevo. Lo ho sempre saputo ma questa volta non devo farlo. RESISTO.

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